Si tratta di una varietà di quarzo derivante dalla crocidolite una forma fibrosa della riebeckite di colore tendente al blu. L’Occhio di Tigre si forma per pseudomorfismo, ovvero il processo di formazione litogenetica in cui un minerale prende progressivamente il posto di un altro. In questo caso, il quarzo si è inserito nelle fibre della crocidolite, trasformandola progressivamente in Occhio di Falco; successivamente l’ossido di ferro la trasforma in Occhio di Tigre. È proprio il maggiore contenuto di ferro che dona all’Occhio di Tigre il bel colore dorato.
Cenni storici.
Il nome deriva dai tipici riflessi simili a quelli dell’iride (in particolare dell’occhio della tigre, soprattutto quando la pietra è tagliata a cabochon) prodotti dalla struttura fibrosa della pietra. L’Occhio di Tigre è infatti un esempio tipico del fenomeno ottico definito gatteggiamento, in questo caso ondulato. In gioielleria, visto il suo particolare colore, è utilizzato fin dall’antichità per la creazione di gioielli. Per la sua buona resistenza è impiegato anche nella realizzazione di statue e oggetti. Le maggiori fonti del minerale sono situate in Sudafrica, India, Sri Lanka, Brasile, Birmania, Australia, Stati Uniti.
L’Occhio di Tigre può favorire la pulizia degli schemi mentali preconcetti e di pregiudizi, aiutandoci a portare lucidità e oggettività nella mente. Questa gemma è utile ai fini della comprensione profonda di esperienze che sono state da noi vissute con difficoltà e può sostenerci in un percorso verso la serenità. Poiché favorisce uno stato di calma mentale, è un minerale particolarmente utile per creare lo stato d’animo ideale per la meditazione. A livello fisico, la sua azione si manifesta nel calmare un’eventuale iperattività delle ghiandole surrenali, così come stati di iper-eccitazione nervosa. Dai suoi riflessi caratteristici proviene l’antica credenza che sia protettivo per là vista.
Chakra: Muladhara. Chakra della radice.
L’Occhio di Tigre è connesso soprattutto con il primo chakra, Muladhara, ma anche con il terzo, Manipura, in quanto favorisce sia il radicamento sia il contatto con le proprie emozioni. Per chi ha intrapreso un percorso spirituale, il sostegno di questa pietra è potente anche in relazione al sesto chakra, Ajna, poiché potenzia l’intuizione.
Affinità con segni zodiacali:
Gemini, Virgo, Leo
Intelligenza:
L’Arcangelo Sandalphon, citato nei testi ebraici, personifica la canalizzazione tra regno superiore e inferiore ed è connesso all’Occhio di Tigre, che simboleggia l’evoluzione fra le energie della Terra e quelle del cielo. In alcuni testi è considerato il sovrano angelico della Assiah, il quarto mondo della Cabala ebraica, quello materiale dell’azione.
Proprietà
• Favorisce la concentrazione;
• Aiuta a raggiungere gli obiettivi;
• Aiuta ad alleviare l’asma;
• Allevia la stanchezza degli occhi;
• Rafforza le vie respiratorie;
• È di sostegno contro tosse e raffreddore;
• Calma gli stati di ansia.
Basato su: C. Piussi, E. Iaconging, A.M. Rabiolo, Il Segreto delle Pietre, © Mondadori / Geoworld, Milano, 2021.